da "Ventilabro" (1959-1961)*
MALINCONIA
E mi perde la piatta
Malinconia di questa
Brulla campagna
Già morta nello spazio.
POMERIGGIO D'ESTATE
In questi bianchi spazi
Le ore sono torbide
L'aria spasima
Di enormi silenzi
E un sole implacabile
Scioglie nell'azzurro
Impallidito
Ogni coscienza.
Resta soltanto nella realtà
In un linguaggio di sogno
Un vago sentore
Di morte.
AD UN RAGAZZO CAVAMONTE
Il selciato sente la tua fatica.
Trascini lentamente i tuoi passi
E come nei giochi infantili
Sei sporco di sudore e di polvere
Ma le tue spalle son curve
Per un peso più grande
Mentre t'accompagni, vagabondo,
Al tuo stanco desiderio.
MARZO
Come questa terra gravida di piovaschi
Così la mia vita si stira
Ai raggi tiepidi del sole.
Ed è più languido il mio passo
Sulla ghiaia che risuona
Di tante voci fiacche.
MI DICI
Mi dici che è vano movimento
L'ombra che trema nel vento
E il fugace incanto dell'acqua
Che sento in sordina
Disfarsi sul greto.
Mi dici che è vano movimento
Anche il cadere del tempo
E la tua indolenza langue
Alfine con licenza.
PIU' DOLCI
Più dolci più tristi
I tuoi occhi la sera
Più quieti più muti
I tuoi gesti
Più caldo più buio
Il tuo corpo la sera
Più soli e distratti
Noi due nella sera
Noi due
Che ci stiamo accanto.
NOTTURNO ALLA CAMPAGNA PUGLIESE
Nel chiarore lunare
Anche stasera
Affiori in antiche esperienze
Nei languidi fuochi
Appoggiati ai muri
Imbiancati di calce
Nelle basse vigne
Curve in riposi
Sempre uguali
Nel grave passo del contadino
Che frantuma le zolle riarse
Forse per dissotterrare
Sconosciute dolcezze.
A YURI GAGARIN
Era la stagione alta dell'uomo
E tu affondavi negli spazi
Per dimostrare l'umano
E quando nell'ansia
Dei tuoi momenti di piombo
Vincevi lo smarrimento
Eri l'orgoglio di un tempo
Di un tempo che s'affaccia
Sui cieli spalancati
E già vince la paura
E il silenzio.
SUI MARCIAPIEDI
Sui marciapiedi
Hanno edificato
Il tempio della disperazione
Ma Cristo è soltanto nella bestemmia
Che si mischia alla polvere
Già densa di sputi
Senza paralisi e senza slanci
Qui si diserta l'esistenza
E la consapevolezza è una trincea.