Domenico di Palo

da "Avanti ma..." (1980-2001)*

avanti ma

   

CONVERSAZIONE


Un po'
Davvero
Così
Per pura
Curiosità

Ma poi
Si fa
Per dire
Per la
Conver-
Sazione



DECALOGO


1) Nell'ambito del possibilismo condizionato
2) La vita prudentemente come
3) L'abilità della mistificazione
4) Vivere non pensando che di nuovo
5) La sobrietà come alibi per
6) Convinto che niente è accaduto
7) E la realtà di questo disamore
8) Per la tua parte di produzione
9) I cosiddetti rapporti sociali
10) E la concussa tua libertà



SOLO E NERVOSO

(Da Francesco Petrarca)


Solo e nervoso in affollate strade
Vo camminando a passi grandi e lesti
E gli occhi porto per fuggire presti
Ove vestigia d'auto sian più rade.

Altro schermo non trovo che mi scampi
Dal fragoroso accorrer dei motori
Che pestando i miei poveri cursori
Fan che il mio volto pel dolore avvampi.

Sì ch'io mi credo omai che ville e piagge
E mari e monti sappian di che tempre
Sia la mia vita che non cale altrui.

Ma pur ben altre vie né men selvagge
Trovar io so giacché pedon da sempre
Io sono e ancor sarò come già fui.



ALLA BIRRA

(Da Ugo Foscolo)


Forse perché alla mia banal sete
Tu metti fine di tanto in tanto
Io t'amo birra e non sai di quanto
L'ore mie grigie tu fai più liete.

E allor che lasso dopo aver parlato
Per tutto il giorno ma inascoltato
E allor che sempre di più inguaiato
Sto lì a pensare all'umano stato

Tu sempre invocata sei e per l'arse
Vie della mia gola soavemente vieni.
Obliar mi fai le tasche che son scarse

E dove è pace e amor sempre mi meni
E la gioia che mi dai alfin distrugge
Ciò che la vita come la morte fugge.



ZANZARE

(Da Vincenzo Cardarelli)


Io so dove le zanzare danno fastidio
Ove rompono pace.
Qui non sono che loro
In perpetuo volo.
La mia vita è a rischio
Com'esse affondano al primo fischio.
E come forse anch'esse non amo la sera
La greve ombra della sera.
Ma il mio destino è vivere
Rimpiangendo le mosche.



L'ARIA NON E' NUOVA

(Da Rocco Scotellaro)


Non gridatemi più dentro
Non soffiatemi in volto
Le vostre sigarette, professori.

Vi lascio al vostro senso del dovere.
Che al tempo or dolce delle sere
S'acquietino le vostre lamentazioni.

Spuntano agli angoli ancora
I ragazzi da voi bocciati e il registro -
L'oasi verde di una grigia esistenza -
Ha il segno solo dell'inconsistenza…

E già per voi si torna indietro.
Altri asini usciranno
Dalle aule della scuola,
Perché se tutto intorno si rinnova
Qui non c'è aria nuova, nuova…



TALE E QUALE


Non va più quello reale
Si allontana l'ideale

Fa ginnastica vocale
E rimane tale e quale.



MADONNA CHE FRETTA


Madonna che fretta
A toccarti la tetta

Combino un casino
A riempirmi di vino

Ché sono più stronzo
Appena mi sbronzo

E specie la sera
Che con la dentiera

Mi sento a disagio
Se parlo più adagio.

Madonna che guaio
Mi merito il saio

Per tanta licenza
Farò penitenza

Ma son come sono
Ti chiedo perdono

E tu dammi retta
Se tocco la tetta

Ti giuro stasera
Non ho la dentiera.



INCOMUNICABILITA'


Se succede che ti turbo
Tolgo subito il disturbo

Se ti dico che mi piace
Te ne vai in santa pace.



QUANDO TI GIRI


Quando ti giri un poco sul fianco
E a te io mi accosto con emozione
D'esser giunto mi pare alla stazione
Dove sostar può il mio corpo stanco.

Ma se la mano allungo lentamente
E la lascio scivolare senza fretta
Ecco, come fosse una disdetta,
Che il treno riparte puntualmente.

E poi ansando senza interruzione
Sembra quasi venire un poco meno
Finché non sopraggiunge l'esplosione

Che sviare fa quindi questo treno.
E amore e morte così si può vedere
Allor che ci succede di godere.



AVANTI MA…


Avanti pure
Facciam la mossa
Sul ponte sventola
Bandiera rossa.

Avanti tanto
Nulla si perde
Sul ponte sventola
Bandiera verde.

Avanti ma
Per farla franca
Sul ponte sventola
Bandiera bianca.



BUE


C'è chi sta con l'uno
C'è chi sta con l'altro

Chi sta con nessuno
Chi si fa più scaltro

E c'è per la storia
Chi sta con ambedue

A eterna memoria
Di un popolo bue.



T'AVANZA


La morte per pietanza
L'angoscia per contorno

Che altro poi t'avanza
Per toglierti di torno?



HA COMINCIATO


Ha cominciato
A darle del tu

Quando in verità
Di lei ammirato

E ancora di più

Di necessità
Ha fatto virtù.



UOVA


Lui tira e poi centra
Ma non entra
Con la testa nella storia
Delle uova
Che uguali di fuori
Celano dentro
Un meraviglioso futuro
Di uccelli.



NOVANTA


Se la paura fa novanta
E il coraggio duemilauno

Il poeta che ora canta
Ora canta per nessuno.



CONGEDO


Scusa se adesso
Ti sembro un po' fesso

Te ne chiedo perdono
È il mio ultimo dono

Ti sono obbligato
Per il disturbo recato

Or respiro profondo
E me ne torno nel mondo.



* "Avanti ma...", (altrerime), con una prefazione di Sebastiano Martelli, Bastogi Editrice Italana, Foggia 2001

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