Domenico di Palo

MARIA MARCONE


“Il caso Vecchi” di Domenico di Palo – ed. “Il Giornale di Trani”, 2002.


Domenico di Palo è uno dei più attenti e puri intellettuali della Comunità tranese, fra le più vive e culturalmente interessanti cittadine pugliesi per antica tradizione: uomo di cultura e di politica attiva, ha sempre sposato cause giuste e sacrosante, sia nella lunga attività come direttore di “Singolare/Plurale”, sia come amministratore cittadino, sia come poeta e studioso, nonché apprezzatissimo docente presso il locale Liceo Scientifico “Valdemaro Vecchi”.
Ed ora per Valdemaro Vecchi spende una giusta battaglia denunciando con forza l’inerzia colpevole di chi negli anni ha lasciato disperdere un’eredità preziosa e irripetibile, come l’eredità editoriale del pioniere dell’editoria di cultura in Puglia, appunto Valdemaro Vecchi che nei primi decenni dell’Unità d’Italia cercò e raccolse intorno a sé i più grossi intelletti del Mezzogiorno e anche di altre regioni, come Benedetto Croce, Antonio Labriola, Giovanni Gentile e Bertrando Spaventa, per citare solo i maggiori, favorendo così un dibattito storico-filosofico che poi avrebbe ereditato la Casa editrice Laterza.
Il disinteresse e lo spirito di sacrificio che animarono il Vecchi morto in povertà, tutto preso dal suo sogno editoriale, sono stati spazzati via dall’incuria l’insensibilità e l’interesse  di chi non capisce l’importanza della memoria storica di una città che se vuol crescere e sopravvivere all’altezza dei tempi deve pur conservare gli autentici gioielli del proprio passato, come sono appunto i libri ora ancora dispersi pubblicati con amore da Valdemaro Vecchi insieme alla rivista più interessante “La Rassegna Pugliese”, vero patrimonio ineguagliabile del dibattito culturale meridionale dal 1883 al 1913.
La battaglia di di Palo va appoggiata con forza e sostenuta nell’interesse della città. In ricordo di uno dei più vivaci momenti di organizzazione e promozione della cultura. La conoscenza di questa fase storica della vita cittadina sarà inoltre un esempio per le nuove generazioni ed un invito a non abbassare la guardia sulle problematiche politiche, culturali, sociali delle terra in cui viviamo. E a saper osare nelle scelte che riguardano la promozione dei dibattiti e del confronto di idee negli ambienti di provincia.

                                                                                                                Maria Marcone


* In “Puglia”(Lucania),  quotidiano di vita regionale, Venerdì 5 luglio 2002; e in “Il Giornale di Trani”, n. 16 del 30 agosto 2002.


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