Domenico di Palo

GIOVANNI MACCHIA


Caro di Palo, La ringrazio affettuosamente del volume e della Sua lettera. Ne avevo già comprato una copia quando il libro fu messo in commercio: ma mi piace poter disporre di un’altra copia per farne dono a chi ama e poco conosce la nostra cultura. L’idea, ottima, è stata certamente Sua, alla cui attività tanto deve la Trani di oggi, e ringrazio anche i Suoi due collaboratori, i cui scritti conosco da tempo.

Devo certamente a Lei la bella, lunga esauriente voce a me dedicata. Come tranese, mi permetta di esserne orgoglioso, e sono lieto che si sia ricordato del caro mio fratello, uomo di grande ingegno a cui non fu dato tutto quello che avrebbe meritato.

Cercherò che qualcuno parli di questo libro in qualche giornale importante. Non sarà facile, ed io, capisce, non posso farlo.

Ancora grazie, caro di Palo, e creda alla mia stima. Nel ’97 Mondadori mi dedicherà un “Meridiano” che Le farò mandare. Suo, Giovanni Macchia.

                                                                                                        Giovanni Macchia



* Roma, 19/settembre/1996.

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